Giulia Rimonda, violino solista
Dissonance Ensemble, orchestra d'archi
Klemen Hvala, maestro preparatore

Musiche di Vivaldi

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Primo appuntamento del ciclo di concerti dedicato al progetto speciale Da Tartu 2024 a GO! 2025. Conosciute come uno dei capolavori più iconici della musica classica, Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi trasportano l'ascoltatore in un viaggio emozionante attraverso i cambiamenti della natura. Questa straordinaria composizione, scritta ormai 300 anni fa, sa catturare in modo impressionante l'essenza e l'atmosfera di ciascuna stagione con un'incredibile ricchezza di timbri e colori strumentali. Dall'energia primaverile dei violini che imitano il canto degli uccelli, all'intensità dell'estate con il suo calore ardente e i temporali che tuonano con potenza, passando per l'incanto dei colori autunnali intrisi di vendemmia e danza contadina, fino alla quiete e alla malinconia dell'inverno, dove il gelo si fa sentire sotto forma di brividi, pioggia e vento. Ogni movimento è un viaggio sensoriale e allo stesso tempo è capace di indurre riflessioni sull'eterno ciclo della natura e della vita. A interpretare quest'opera magnifica sarà la talentuosa violinista Giulia Rimonda, unita ai musicisti sloveni del carismatico ed eclettico Dissonance Ensemble, uniti per restituire al pubblico questo capolavoro senza tempo che continua a incantare per la sua freschezza e genuina spontaneità.

Concerto gratuito.

Concerto accessibile a persone con disabilità motorie, intellettive, sensoriali

Concerto inserito nel percorso di avvicinamento a GO! 2025, Nova Gorica - Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025

In collaborazione con Kulturni dom Nova Gorica e Tartu Capitale Europea della Cultura 2024.

In prossimità del punto di confine tra la Serenissima e l’Arciducato d’Austria fu eretta nel 1611 la prima casa padronale. Nel corso dei secoli venne arricchita e nell’Ottocento conobbe una radicale ristrutturazione assumendo alcuni connotati caratteristici dello stile palladiano. I colonnati in stile ionico e il frontone con timpano ben si armonizzano con le eleganti e sobrie barchesse che delimitano il giardino. Durante la Grande Guerra la villa fu adibita a usi militari. Il generale Armando Diaz insediò qui la sede del XXIII Corpo d’Armata. La famiglia Sbruglio risulta esserne in possesso dei terreni di Cassegliano sin dal 1331, nel 1876 vennero ceduti al conte de Prandi che ivi abitò sino al 1915.